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                    Testimonianze 
          
                    Gen. Giovanni 
                    Berlettano 
          
                    dal Libro "RISALENDO L'ITALIA CON LE TRUPPE 
                    ALLEATE"  
                    Ed. L. Tinarelli - 1966
                     
          
                     
                     
          
            
            
              
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                    4 - ARRIVA IL 
                    NATALE 
                    ...A Sessa Aurunca venne trascorso il Natale ove arrivò per 
                    i militari l'immancabile tacchino. Qualche colpo di cannone 
                    rovinò delle mense già imbandite, ma non distrusse quell'intimo 
                    senso di letizia che proprio il Natale, per la sua 
                    suggestione, riesce ad infondere a tutti i popoli della 
                    terra, di tutte le razze e di tutte le religioni. 
                 
                    …Erano con me 
                    tre giovani compaesani coi quali si costituì famiglia in 
                    quel Natale.  Il  pasto  principale  era  
                    costituito  dalla  speranza  di Natali 
                    migliori a Patria liberata e dalla fede che ci nutriva lo 
                    spirito affamato di giorni radiosi.  | 
               
              
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                Generale G. 
                Berlettano 
                
                1902-1993  | 
               
             
            
           
          
                    Questi giovani, che mi facevano sentire prima padre 
                    e poi comandante, di origine e formazione diversa, avevano 
                    in comune una spiccata intelligenza, una serietà a tutta 
                    prova ed un coraggio responsabile che derivava loro dalla 
                    consapevolezza di un sacrificio, quanto mai necessario per 
                    far risorgere la Patria dal baratro in cui era caduta. 
                    Eccoli. 
                    Giuseppe Prattico. Ufficiale al primo gradino della 
                    gerarchia; emanava orgogliosa fede da tutti i pori denotando 
                    l'entusiasmo e lo slancio con cui si era abbracciata una 
                    carriera all'unico fine di servire la Patria; e proprio per 
                    questo sentiva e risentiva dello sbandamento causato dall'8 
                    settembre che deprimeva, ma non faceva venir meno 
                    l'indomabile fede nei migliori, giusti destini della Patria. 
                    Giovanni Mancini. Un ragazzo data l'età; ma già con la 
                    coscienza dei grandi. La guerra abbattutasi sul proprio 
                    suolo ne aveva anticipatamente temprato il carattere nello 
                    spirito di riscossa. Si era presentato a me come chi 
                    generosamente si getta nella lotta per contribuire ad 
                    allontanare dai propri cari la bufera distruggitrice. Il 
                    battesimo del fuoco lo lasciò pressoché indifferente come un 
                    veterano della guerra, indice di un esuberante coraggio che 
                    idealmente lo univa agli eroici ragazzi di Napoli i quali, 
                    due mesi prima, in quattro giornate di lotta gloriosa, 
                    avevano sprizzato scintille. 
                    Ora egli meritatamente occupa un posto di alta 
                    responsabilità nella amministrazione della Finanza. Sono 
                    sicuro che ricorderà quei giorni con orgoglio d'italiano e 
                    consapevolezza di cittadino quando, ragazzo, serviva la 
                    Patria in armi con la stessa fede, la stessa capacità, lo 
                    stesso senso del dovere, con cui la serve oggi. 
                    Antonio Scione. Aveva attraversato le linee tedesche, 
                    preveniente da Monte Camino, nelle more fra il primo attacco 
                    britannico di questo monte ed il secondo. Si presentò ricco 
                    di notizie sullo sviluppo dell'organizzazione tedesca, 
                    notizie che aggiornavano, completandole, quelle già in 
                    nostro possesso. Ciò che costituì oggetto di ammirazione per 
                    questo giovane fu la spavalda spontaneità con la quale egli 
                    si offrì per fare da guida alle truppe britanniche che si 
                    preparavano al secondo attacco di Monte Camino. La di lui 
                    bravura non consistè solo di parole, ma si tradusse in un 
                    comportamento ricco di episodi brillanti in vari mesi di 
                    lotta da Monte Camino al Lago Trasimeno. 
                    Successivamente, col grado di Sergente Maggiore, passò al 
                    Comando di una squadra di fanti del Gruppo Combattimento 
                    «Friuli»; ed anche là si fece molto onore, ottenendo una 
                    ricompensa al valor militare. 
                    Nelle file della «Friuli» combatteva con bravura anche 
                    l'allievo ufficiale Benedetto Carello, attuale segretario 
                    capo del comune di Mignano M. Lungo. 
  
    
                    
                    
                    1-VIAGGIO SOLITARIO
                      
    
                    
                    
                    2-IL LAVORO HA INIZIO  
    
                    
                    3-LA BATTAGLIA DI MONTE CAMINO  
    
                    
                    4-ARRIVA IL NATALE 
    
                      
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