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                    Testimonianze 
          
                    Gen. Giovanni 
                    Berlettano 
          
                    dal Libro "RISALENDO L'ITALIA CON LE TRUPPE 
                    ALLEATE"  
                    Ed. L. Tinarelli - 1966
                     
          
                     
                     
          
            
            
              
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                    2 - IL LAVORO HA 
                    INIZIO 
                    …La 
                    posizione topografica di M. Camino indicava chiaramente che 
                    ci trovavamo in una zona vitale ai fini della difesa di 
                    Cassino e con essa di tutta la valle del f. Sacco che porta, 
                    attraverso la stretta di Valmontone-Palestrina, a Roma. M. 
                    Camino ne rappresentava l'avamposto più importante. Questo 
                    massiccio calcareo, di notevole mole, si erge con 
                    un'altitudine media sui 900 metri, fra la stretta di Mignano 
                    e quella di Suio collegandosi, attraverso queste due 
                    strette,  da un lato alla catena delle  Mainarde e 
                    dall'altro ai Monti Aurunci.  Esso costituisce,  
                    quindi,  uno  sbarramento  a
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                Generale G. 
                Berlettano 
                
                1902-1993  | 
               
             
            
           
    
                    chi, proveniente da 
                    sud, come gli Alleati, vuole aprirsi combattendo la strada 
                    su Cassino e di qui, lungo la valle del Sacco, affluente del 
                    Garigliano, verso Roma. Una porta sbarrata non aggirabile 
                    che costringe chi vuole sfondarla a combattere duramente. 
                    Queste le deduzioni dettate dalla geografia. 
                    La presenza di truppe tedesche addette a lavori di 
                    fortificazione campale a cavallo della linea 
                    morfologicamente meglio adatta alla difesa, convalidavano e 
                    completavano il quadro strategico, indicando chiaramente che 
                    il comando tedesco aveva preso la decisione di resistere il 
                    più a lungo possibile su quella linea, la meglio rispondente 
                    alle necessità di una condotta difensiva che trovava in 
                    primo luogo la sua ragione tattica nella economia delle 
                    forze. 
                    Anche noi che ci aggiravamo a cavallo di quella linea 
                    dovemmo meglio prepararci ed organizzarci onde non 
                    ingenerare sospetti e rimanere poi intralciati nel nostro 
                    lavoro. 
                     
                    …E l'organizzazione dette i suoi frutti perché permise di 
                    stendere una rete informativa che ci consentì di conoscere 
                    fino ai minuti particolari, ubicazione, specie e consistenza 
                    di ogni singola postazione; unica eccezione la 
                    localizzazione dei campi minati in quanto per il 
                    collocamento delle mine i Tedeschi presero particolari 
                    precauzioni. Partecipanti a questa organizzazione erano, chi 
                    direttamente chi indirettamente, tutti gli abitanti della 
                    zona, precipuamente i singoli proprietari dei terreni in cui 
                    venivano eseguiti i lavori.  
                     
                    …Costoro, preventivamente istruiti sul come e sul dove porre 
                    particolare attenzione, vivendo in loco per il lavoro dei 
                    loro campi mai interrotto e qualche volta fingendo di 
                    aiutare i militari tedeschi nel loro lavoro, avevano modo di 
                    seguire quotidianamente gli sviluppi dei lavori stessi. Al 
                    cader della notte venivano a riferire quanto osservato 
                    durante la giornata e ricevevano istruzioni per l'indomani. 
                    In tal maniera fu possibile conoscere con molta esattezza 
                    quanto si predisponeva su un fronte di oltre 15 Km che, 
                    pilastro M. Camino, si allacciava ai Monti Aurunci sul lato 
                    destro del fiume Garigliano. 
                    Il lavoro informativo, pur comportando rischi notevoli, si 
                    svolgeva con relativa facilità dato che tutti, al contrario 
                    dei Tedeschi, conoscendo perfettamente la zona, si muovevano 
                    fra i suoi anfratti con speditezza sia di giorno che di 
                    notte. 
                    Esso durò circa 50 giorni e cioè dalla metà di settembre ai 
                    primi di novembre. 
                     
                    …Fortuna volle che si trovasse fra i compaesani un giovane, 
                    Mariano Canzano, che aveva fatto sempre il girovago e, 
                    perciò, conosceva a perfezione la zona, il quale con spirito 
                    avventuriero non scevro dal necessario senso di 
                    responsabilità, si assunse l'arduo compito di fare da guida 
                    alle suddette persone e condurle oltre la costituenda linea 
                    di resistenza. 
  
    
                    
                    
                    1-VIAGGIO SOLITARIO
                      
    
                    
                    
                    2-IL LAVORO HA INIZIO  
    
                    
                    3-LA BATTAGLIA DI MONTE CAMINO  
    
                    
                    
                    
                    
                    4-ARRIVA IL NATALE 
    
                      
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