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Antonio Folchitto lo storico dell'emigrazione In Brasile con il cuore a Rocca d'Evandro
Scienze e Lettere di Assis - Campus dell'Università dello Stato di San Paolo. Ha pubblicato vari testi relativi alle sue ricerche su riviste e libri che discutono le questioni migratorie in Brasile; è autore di un'interessante indagine sul fenomeno dell'emigrazione vissuta da circa 288 famiglie di Schio (Vicenza) che alla fine del XIX sec. partirono in massa per il Brasile. «Fu il mio amico Marcello Limoli, che abitava a Schio, a propormi di trovare un tema sull’emigrazione italiana verso il Brasile che potessi ricercare sul posto e nei dintorni - racconta Folchitto -. Appena arrivato a Schio, ci recammo a visitare l’Accademia Olimpica di Vicenza. Giusto all’entrata, in uno scaffale, c’era il libro intitolato “I Veneti in Brasile” che Limoli mi regalò in seguito. Fu esattamente dalla lettura del testo che mi si aprì una nuova prospettiva di ricerca, visto che indicava, senza offrire dati molto precisi che, nel 1891, sarebbe partito proprio da Schio, un significativo flusso migratorio verso il Brasile. Il testo dal titolo “I xe come la zavorra: la traiettoria degli operai che lasciarono Schio diretti a São Paulo, nel 1891”, cerca di spiegare le vicende vissute da 66 famiglie di operai tessili che lavoravano al Lanificio Rossi a Schio e che in quell’anno emigrarono nello
Stato di São Paulo. La causa principale dell'emigrazione fu
una crisi dei rapporti, fino allora stabili, tra operai e
impresa. La rottura avvenne in occasione dello sciopero del
17 febbraio 1891, il primo dopo
diciotto anni». Antonio Folchitto è stato consigliere
comunale a Lins per il Partido dos Trabalhadores nel mandato
1997-2000 e rieletto in quello 2001-2004, quando è stato
assessore per la Pubblica Istruzione. «Durante gli ultimi 10
anni della dittatura militare (1975-1985), mi impegnai
-ricorda- nei vari movimenti sociali che allora si
organizzavano ovunque nel campo della resistenza in Brasile:
il movimento studentesco; la lotta contro il carovita;
l’amnistia; la conquista della terra. In questo clima di
lotta e di organizzazione dei ceti più sfruttati sorse
l’idea della costruzione di un partito dei lavoratori. Fu
proprio a Lins, in un congresso dei metalmeccanici nel 1979,
che venne approvata dal collettivo la sua fondazione. Tra il
1980 e il 1983 aiutai ad organizzare il Partido dos
Trabalhadores a Lins e nella regione a Nord-Ovest dello
Stato di São Paulo. Pertanto visitai vari comuni, parlando
soprattutto con la gente impegnata nei movimenti sociali
allora esistenti o nelle diverse pastorali delle rispettive
parrocchie cattoliche. Conobbi e contribuii alla formazione
di tanti militanti che costruirono una nuova proposta di
partito democratico e socialista. A Lins fui presidente del
partito per due mandati successivi (1992-1994) e concorsi,
come candidato a consigliere comunale, alle elezioni
amministrative del 1983, 1988, 1992, 1996 e 2000». «Nel
consiglio comunale, in un primo periodo, diventai pure il
portavoce del partito -ricorda-. La mia piattaforma di
lavoro si diresse, principalmente, al dibattito delle idee
pubblicando molti articoli sulla stampa locale e
partecipando spesso a programmi radiofonici sui vari e
importanti temi della politica locale. Quanto agli impegni
assunti in campagna elettorale, ho sempre privilegiato la
lotta all’immoralità amministrativa; la democratizzazione
delle informazioni; la trasparenza nei rapporti tra il
potere legislativo e la società, specie coi lavoratori. I
gettoni che guadagnai, tra il 1996 e il 2000, furono gestiti
da un gruppo di militanti che accompagnavano il mio mandato
e sovvenzionarono iniziative e progetti di aiuto a bambini e
ad adolescenti in situazione di rischio: il Progetto
Renascer e il Circo di Luz; la conservazione della cultura
popolare; il Progetto di alfabetizzazione di giovani e adulti; e lo stimolo alla
creazione di posti di lavoro e alla formazione di piccoli negozi». Folchitto
coordina, attualmente, il progetto del corso di estensione culturale «A Lingua
Italiana ao alcance de todos» aperto alla comunità di Lins (112 iscritti).
Partecipa sovente ad eventi nazionali e all'estero per discutere il tema
dell'emigrazione verso il Brasile, come ha fatto nel XXVII Convegno
Internazionale di Americanistica, svoltosi a Perugia dal 5 al 7 maggio 2005. Fu
l’occasione, finalmente, per la visita al paese dei sogni. «Quando arrivai a
Rocca d’Evandro con mio figlio Joao -racconta lo studioso- mi sembrava di averla
conosciuta da sempre; fu una grande emozione essere ricevuto in consiglio
comunale dove il sindaco Carmine Domenicano mi consegnò
una targa di cittadino
benemerito e alcune pubblicazioni su Rocca d’Evandro, presenti il vicesindaco
Fabio Fionda, insieme con Benedetto Di Paola, l’ex sindaco Antonio
Marandola, Domenico Marandola, il mio riferimento internet Giuseppe Giovini, i
consiglieri comunali e tanti paesani. E poi l’incontro alla scuola ”Ettore
Fieramosca” con il preside Spaziano, i docenti e gli alunni». «Nei tre giorni
trascorsi ospite del Comune in un agriturismo di Galluccio -aggiunge- ho
visitato tutto il comprensorio, salendo su Monte Camino, al castello, nella
chiesa e partecipando a feste in casa di amici nelle frazioni di Cocuruzzo,
Bivio Mortola e Selvotta che affaccia sul Garigliano». «Spero che sia stato solo
l’inizio di un lungo rapporto di amicizia e collaborazione – conclude con
entusiasmo – ed anzi mi attiverò per un gemellaggio, scambi culturali e
giovanili, tra Rocca d’Evandro e Lins, dove attualmente vivo». «E poi - svela -
devo tornare al più presto perchè Giovini ha scoperto³
che mia nonna Rosa Matera è originaria di Moiano, un
piccolo comune del Sannio a due
passi dalla provincia di Caserta».
Galeotto fu quel sito internet
MICHELE DE SIMONE
Foto 1-2-4-5 © Giuseppe Giovini
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Per dovere di cronaca ritengo opportuno segnalare le seguenti inesattezze presenti nell'articolo:
1- Folchitto è il nome originale italiano, in Brasile è diventato Folquito o Forquito. 2 - Verona è il cognome del padre del Prof. Antonio Folchitto. Folchitto è il cognome della madre. (Vedi Autobiografia )3- Anche se avevo ipotizzato che Moiano fosse uno dei probabili comuni di nascita della nonna materna, è stato il Prof. Folchitto ad averne avuta la conferma.
1- Anche se il progetto risale al 2003, il sito è stato attivato nell'Aprile del 2004. 2- In realtà la radio è stata attivata nel 1984 ed il sito nel 2004, dopo aver lavorato alcuni anni a Milano. 3- La traduzione originale è del Prof. Folchitto e la versione pubblicata sul sito è stata curata e adattata dal Prof. Benedetto Di Paola.
Giuseppe Giovini
* = Roccadevandro (errato) - Rocca d'Evandro (corretto)
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