Gazzetta di Caserta

   Martedì 23 Gennaio 2007

ROCCA D'EVANDRO  L'opposizione: «L'atto spettava al Consiglio»

Modifica Tarsu, giunta diffidata

Chiesto anche l'intervento del prefetto di Caserta

 

rocca d'evandro. Tarsu, il gruppo di minoranza "Orizzonti per Rocca d'Evandro" diffida l'esecutivo di Domenicano, chiedendo la revoca dell'atto giuntale con il quale l'amministrazione ha provveduto ad abolire la riduzione del 40% dell'imposta per le abitazioni poste oltre i trecento metri dai cassonetti per la raccolta dell'immondizia, e informando della vicenda anche il prefetto di Caserta, Maria Elena Stasi "perché voglia intercedere per l'immediata adozione, da parte del Sindaco, di tutti i necessari provvedimenti in considerazione della palese violazione di legge di cui all'ari. 141 del D.Lgs.vo n. 267/2000". Queste le richiesta contenute in una nota trasmessa ieri mattina al sindaco Carmine Domenicano e agli assessori

Abolita la riduzione del 40% senza motivazioni valide

Fabio Fionda, Sabatino Teoli e Quirino Teoli e girata, appunto, al massimo rappresentante territoriale del governo centrale, ossia l'organo prefettizio. Una iniziativa che la minoranza considera inevitabile e necessaria, dal momento che "a tutt'oggi, nonostante sìa stata inoltrata dai sottoscritti una Nota al Signor Sindaco datata 11.01.2007 e acquisita al protocollo dell'Ente in pari data al n.0000222, agli scriventi non risulta essere stato adottato alcun provvedimento consequenziale da parte della Giunta Municipale".

Per il capogruppo Ugo Marandola e i consiglieri Immacolata Valente, Armando Di Zazzo e Francesco Marandola, la giunta, modificando il regolamento per la applicazione della Tarsu, si è attribuita illegittimamente poteri che rientrano nelle competenze del consiglio comunale, utilizzando nel deliberato, questo è il secondo passaggio fondamentale, anche delle motivazioni ritenute non corrispondenti alla realtà, poiché "è fatto incontestabile che in molte zone i cassonetti si trovano soltanto a notevolissima distanza l'uno dall'altro e che il servizio di raccolta non viene effettuato alla stessa stregua delle altre zone del paese".

«La Giunta Municipale - afferma la rappresentanza consiliare di minoranza - con il citato atto ha, di fatto, travalicato i propri compiti e poteri istituzionali, poiché ha avocato a sé una specifica competenza del Consiglio Comunale; a ciò va aggiunto che la medesima Delibera n.203 del 16.11.2005 risulta inficiata da evidente infondata motivazione.

GIUSEPPE BOCCHINO
 

 

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