Ciociaria Oggi |
Lunedì 15
Ottobre 2007
|
L'architetto Angelo Arcaro,
d'intesa con il Comune, sta valutando la navigabilità del
fiume Garigliano
Un'idrovia per il turismo
Progetto per valorizzare
itinerari storici e paesaggistici. Attracco anche alla
Folcara
Il
Garigliano e i suoi affluenti saranno nuovamente navigabili
come accadeva ai tempi degli antichi romani e come è
accaduto fino alla seconda guerra mondiale? A dare la
risposta a questo interrogativo saranno la Geo Italia e
l'architetto Angelo Arcaro. A loro, infatti, il Comune di
Cassino, insieme agli altri enti locali che hanno aderito al
progetto, ha affidato il compito di verificare se sia
davvero fattibile rendere navigabili i fiumi che bagnano il
territorio del Basso Lazio e dell'Alto Casertano. «Valutare
la navigabilità del Garigliano - ha dichiarato l'architetto
Arcaro - consentirà di valorizzare gli itinerari storici,
paesaggistici e turistici presenti sul territorio, oltre a
realizzare un'alternativa al trasporto di merci e persone
per le attività produttive ed economiche dei centri
coinvolti». In questo modo aree di interesse archeologico
ancora poco conosciute (come le terme Varroniane, il
porticciolo romano di S. Angelo in Theodice, il porto di
Mola a Rocca d'Evandro, le tracce romane di S. Apollinare, i
resti urbani di epoca romana a Castelforte) saranno
facilmente raggiungibili e visitabili. Si creerà, quindi, un
percorso turistico con varie tappe e attracchi. La prima
stazione di attracco sarà il Polo universitario della
Folcara e così gli studenti potranno raggiungere le proprie
facoltà utilizzando il traghetto.
Si tratta di un progetto veramente ambizioso, che
coinvolgerà due regioni (Lazio e Campania), tre province (Frosinone,
Latina e Caserta), e sette Comuni (Cassino, S. Apollinare,
S. Ambrogio sul Garigliano, S. Andrea del Garigliano,
Castelforte, Rocca d'Evandro e Sessa Aurunca).
L'obiettivo del sindaco Scittarelli, condiviso dagli altri
Enti coinvolti nel progetto, è quello di valorizzare il
territorio del Basso Lazio e dell'Alto Casertano realizzando
una idrovia di collegamento da Cassino fino al mare. «In una
prima fase - ha spiegato Arcaro - l'idrovia arriverà fino
alla diga di Suio, a Castelforte, dove è situata la zona
termale. Il progetto, quindi, servirà a mettere in
correlazione le strutture termali di Castelforte con i
Comuni confinanti e con la città di Cassino. Successivamente
il percorso potrà arrivare fino alla foce del Garigliano,
quindi fino al mare». L'idrovia sarà un importante strumento
di rilancio turistico-culturale e anche economico.
Favorevoli al progetto si sono mostrati anche gli
ambientalisti, che vedono nell'iniziativa un modo per
migliorare e salvaguardare le condizioni di salute del fiume
e dell'ambiente circostante.
Valentina Casoni
|