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                  Domenica 
                  20 Settembre 
                  2009 |  
                      
                    Esultano gli 
                    ambientalisti che invocano protezioneRitornano i lupi sul Camino, contadini 
                    in allarme
 
 
                    
                     ROCCA 
                    D'EVANDRO. I lupi ritornano a popolare i monti dell'Alto 
                    Casertano. Inevitabili gli attacchi a greggi e armenti. E' 
                    festa fra gli ambientalisti che salutano il ritorno di un 
                    nobile predatore; è paura, invece, fra gli allevatori e gli 
                    agricoltori per i danni che questo animale è capace di 
                    determinare. Gli ultimi episodi - inequivocabili - si sono 
                    registrati sui monti intorno a Presenzano, Mignano Monte 
                    Lungo e Rocca d'Evandro. Sono stati almeno venti gli animali 
                    uccisi negli ultimi giorni: alcuni divorati, altri lasciati 
                    privi di vita al suolo, altri ancora sono morti nelle ore 
                    successive a causa delle ferite. Da decenni, ormai, si erano 
                    perse le tracce del lupo in Campania, tanto è che la 
                    legislazione regionale non annoverava il lupo tra le specie 
                    costituenti la fauna selvatica territoriale. Specie 
                    nazionale protetta, presente sul territorio nazionale, è 
                    scomparsa dal territorio campano dagli anni 50-60. Il 
                    declino del lupo è iniziato nella Pianura Padana quando al 
                    taglio dei boschi e alla caccia della selvaggina si 
                    accompagnò una feroce persecuzione. I lupi rimasti 
                    arretrarono verso gli Appennini centro-meridionali dove i 
                    branchi si nascosero in zone remote ed inaccessibili. Nel 
                    1976 si ottenne la protezione totale del lupo. Ora, la 
                    ricomparsa di questo nobile predatore, proprio nella 
                    provincia di Caserta, ritorna ad essere realtà. I primi 
                    rinvenimenti nel mese di giugno del 2004, quando vennero 
                    segnalati due episodi verificatisi a Mignano Monte Lungo e 
                    Rocca d'Evandro. Fatti molto più concreti accaddero 
                    nell'agosto del 2005, quando in tutta l'area si registrarono 
                    notevoli perdite di pecore e capre. Arrivarono poi le prove 
                    che diedero la certezza che l'animale aveva scelto questo 
                    territorio, ritornando dove era stato per decenni, 
                    rivalutando nobilmente una zona ricca di fascino 
                    naturalistico e paesaggistico. Ora, il lupo, necessita 
                    soltanto di protezione. Infatti, i rischi che incombono su 
                    questa specie potrebbero essere determinati 
                    dall'esasperazione dei pastori e piccoli proprietari di 
                    armenti che si vedono depredati dei loro animali senza 
                    indennizzo alcuno. Infatti, mentre la Regione Campania da 
                    qualche anno ha riconosciuto la presenza del predatore in 
                    molte zone, i veterinari delle Asl, che devono certificare 
                    l'attacco del lupo, sembrano sempre più restii e si limitano 
                    a parlare generalmente di canidi. Questo determina lentezze 
                    e intoppi nel rimborso dei danni in favore degli 
                    agricoltori. Diversi i lupi uccisi con bocconi avvelenati o 
                    con fucilate. 
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