Sabato 30 Maggio 2009

 

ROCCA D'EVANDRO
Tenuto a battesimo in piazza il monumento ai Caduti
Il taglio del nastro al cospetto degli alunni delle scuole

 

ROCCA D'EVANDRO (An. Iz.) - II Sindaco Carmine Domenicano si è conquistata la fama di grande oratore all'inaugurazione del monumento alla pace in onore dei caduti civili e militari del Comune di Rocca d'Evandro. Il primo cittadino ha catturato l'attenzione dei presenti per l'eccellente dialettica e la commozione e l'orgoglio che è trapelato dal suo discorso. I presenti all'evento tenutosi in piazza Enrico De Nicola, tra questi il presidente della comunità montana Monte Santa Croce, Pietro Delle Donne, l'assessore del Comune di Roccamonfina Vincenzo Fusco, i componenti dell'associazione Carabinieri di Rocca d'Evandro nella persona del presidente Aldo Catalano, unitamente a quelli di Vairano Patenora, il capitano della Compagnia Carabinieri di Sessa Aurunca Francesco Asselta, nonché il parroco don Giorgio Vargas, hanno ascoltato attentamente il messaggio del vicesindaco Fabio Fionda che ha evidenziato il significato del monumento. L'opera creata dall'artista roccavandrese Loredana Fionda è costituito da elementi in pietra, in ferro e acciaio. Un blocco di pietra posizionato con un'inclinazione di 30 gradi e sospeso ed isolato dalla terra, le facce laterali del blocco sono scolpite e i cui segni sono visibili e profondi come ferite. Gli elementi costitutivi del monumento sono posizionati su una collinetta di terra di forma circolare. A rendere più significativa l'inaugurazione la massiccia presenza degli scolari di Rocca d'Evandro ai quali il Sindaco Domenicano ha rivolto un pensiero: "In particolare, ai giovani diciamo non dimenticate tutti coloro che tennero ben alta la dignità della Patria quando tutto era perduto. Il loro ricordo deve ispirarvi sempre coraggio e fermezza nelle dure prove connesse alla quotidianità della vita. Voi giovani avete il privilegio di vivere e di custodire tutto ciò che i nostri caduti ci hanno lasciato in eredità. Il nostro primo dovere è di non dimenticare, perché un popolo che dimentica i suoi eroi non è degno di avere ciò che possiede".

 


Il Sindaco: "Non dimentichiamo gli eroi che ci hanno dato un futuro"
 

 

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